iStock


Nome: iStock

Indirizzo: www.istockphoto.com/it

In breve: Il suo corretto nome attuale è iStock by Getty Images. Viene ritenuto da numerosi addetti ai lavori come un sito di microstock che contiene mediamente le immagini di qualità elevata. Costituito nel 2000, iStock ha gettato le basi del rivoluzionario modello di business della fotografia basata sul micro-pagamento, diventando rapidamente uno dei siti mondiali con contenuti generati dagli utenti (un microstock, appunto) più redditizi e di successo. Fa parte, assieme a Thinkstock e a Photos.com, del gruppo Getty Images. Fino al 2014 era una società separata con sede in Canada, mentre oggi è semplicemente un marchio di Getty. Il suo archivio è formato dai lavori di 2500 fotografi di 85 Paesi.

Numero di file in archivio: non specificato

Tipologia di file presenti: Foto, illustrazioni, immagini vettoriali, video e file audio

Sito in italiano: SI

Accetta foto editoriali: SI

Per chi compra: Dopo l’incorporazione in Getty vi sono stati numerosi cambiamenti nelle collezioni che compongono l’archivio di iStock e nelle politiche dei prezzi. In linea generale è comunque uno dei siti più convenienti per comperare immagini che mantengono un livello di qualità molto elevato. Gli acquisti con crediti rimangono cari (tre crediti costano 24 euro, ad esempio, per un costo minimo di 6 euro a immagine), come si può vedere a questo link, ma gli abbonamenti sono diventati più accessibili. Ad esempio, l’accesso a tutte le immagini di iStock costa 159 euro al mese (abbonandosi per un anno), con la possibilità di scaricare 50 immagini al mese.  L’abbonamento ridotto alle immagini Essential, costa 69 euro al mese, con la possibilità di scaricare sempre 50 immagini al mese.

Per chi vende: L’incorporazione in Getty Images ha creato a questo formidabile sito di microstock qualche problema nel corso del 2014, con più di qualche malumore da parte dei collaboratori, molti dei quali hanno lamentato una drastica diminuzione delle vendite e dei prezzi incassati per le singole foto. Ai contributor viene corrisposta una royalty fissa di base del 15%  per le foto e del 20% per le illustrazioni e i video. Per i collaboratori esclusivi la percentuale può salire sino a 45%.

Per le immagini scaricate tramite abbonamento viene corrisposta una royalty fissa che dipende dall’esclusività del contributor e dalla collezione a cui appartiene il file. Non sono, come si può intuire, tra i pagamenti più generosi del mondo dei microstock. Altri dettagli qui.

La selezione degli esaminatori: Fino al 2013 è stata estremamente severa, con un limite settimanale di file caricabili e una particolare attenzione per le parole chiave (fatto che rallenta di molto il caricamento delle foto). Dal 2014 è stato tolto il limite settimanale e la selezione è diventata più morbida. A discapito, secondo alcuni, del livello generale delle foto di iStock, che rischia di assestarsi verso il basso.

II nostro parere: Un sito che continua ad essere di riferimento per quanto riguarda la foto libere da diritti, sul quale Getty sta investendo molto facendo attenzione a differenziare ulteriormente le collezioni di foto presenti nell’archivio in funzione della loro qualità. Valido per comperare e per vendere, anche se è in rapida evoluzione e molte cose potranno cambiare quest’anno sia dal lato dei clienti sia da quello dei collaboratori.

 

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